L'organo della F.I.L.M., Il Lavoratore del Mare di settembre c.a.,
dà notizia che
"mercoledì
25 giugno 1952 la Prima Commissione della Camera ha discusso gli articoli del
nostro progetto di legge elettorale in favore dei marittimi, nel senso che essi
possano esercitare il diritto di voto come tutti gli altri italiani".
Questa categoria di lavoratori era forse
l'unica che non godeva di un simile privilegio (alla faccia!…) e allora la F.I.L.M.,
"Sindacato unico ed efficiente",
ha interpretato questa necessità dei marittimi (ma quando mai l'hanno
espressa?) e l'ha tradotta in un progetto-legge di cui ha già ottenuto
l'approvazione dell'articolo primo
"che
consente ai marittimi imbarcati ed in Italia nel giorno delle elezioni di
votare ovunque si trovino, purché forniti di certificato elettorale".
Noi marittimi ne facevamo a meno!
Il viandante
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